Coltivare un Orto in Permacultura
Per comprendere meglio come coltivare un orto in permacultura, partiremo dal significato etimologico della parola “Permacultura”.
Perma-Cultura è un termine composto derivante dalle parole inglesi
“Permanent Agriculture ”
e significa, dunque, “Agricoltura Permanente“.
Questa tecnica di coltivazione è poco diffusa in Italia, sebbene siano 30 anni che in Australia ed in altre parti del mondo, viene utilizzata anche per via della sua duttilità.
La coltivazione dell’orto in permacultura, infatti, ben si adatta sia ai piccoli sia ai grandi spazi.
Coltivare un orto in permacultura: chi sono Mollison e Holmgren.
La coltivazione dell’orto in permacultura è stata lanciata negli anni ’80 dallo scienziato e naturalista Bill Mollison e dall’agronomo ed ecologo David Holmgren.
Come abbiamo già visto, questo metodo di coltivazione si ispira all’ambiente circostante e ha come obbiettivo quello di coltivare prodotti che permettono al terreno di mantenere i principi nutritivi e la sua naturale fertilità.
Per comprendere meglio cosa significhi coltivare un orto in permacultura, abbiamo a disposizione moltissimi testi realizzati proprio dai creatori di questo metodo, tra cui:
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“Introduzione alla permacultura” – Bill Mollison
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“Permacultura” – David Holmgren
e soprattutto il volume
“Permacoltura. Un’agricoltura perenne per gli insediamenti umani”
scritto a quattro mani dai due, che può essere considerato la Bibbia di questo tipo di coltivazione.
In quest’ultimo libro, infatti, oltre ad essere definitivamente ribaditi i 12 principi su cui si basa questa tecnica di coltivazione, vengono forniti dati e pratici schemi esemplificativi per progettare il proprio l’orto con questa tecnica.
Abbiamo parlato dei Principi su cui la coltivazione in Permacultura si fonda… Ma quali sono?
Vediamoli insieme…
I 12 principi etici per iniziare a coltivare un orto in permacultura
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Osserva e interagisci (la bellezza è negli occhi di chi guarda).
“La bellezza è negli occhi dell’osservatore” ci ricorda che, il processo di osservazione influenza la realtà e che dobbiamo sempre essere cauti con le verità ed i valori poiché raramente sono assoluti.
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Raccogli e conserva l’energia (prepara il fieno finché c’è il sole).
Fai il fieno finché il sole splende” ci ricorda che abbiamo un tempo limitato per catturare e immagazzinare l’energia, prima che l’abbondanza si dissipi. Muoviamoci per tempo.
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Assicurati un raccolto (non si può lavorare a stomaco vuoto).
Non ha senso provare a piantare una foresta per i nipoti se non abbiamo abbastanza da mangiare oggi.
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Applica l’autoregolazione e accetta il feedback (i peccati dei padri ricadono sui figli fino alla settima generazione).
La Terra è un sistema autoregolante, analogo ai sistemi viventi. L’intero pianeta è, dunque, un’immagine che può essere utilizzata per rappresentare questo principio.
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Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili (lascia che la natura faccia il suo corso).
La progettazione di un orto in permacultura dovrebbe utilizzare al meglio i servizi naturali che non generano consumo. Questo permette di minimizzare le nostre “esigenze distruttive delle risorse” ed enfatizzare le possibilità di interazione armoniosa tra gli esseri umani e la natura.
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Non produrre rifiuti (Il risparmio è il miglior guadagno) (Un punto in tempo ne salva cento).
“Un punto in tempo ne salva cento” ci ricorda il valore della manutenzione periodica per prevenire sia lo spreco sia il più impegnativo lavoro richiesto da riparazioni e ripristini. Sebbene sia meno entusiasmante, la manutenzione ordinaria di ciò che già abbiamo è destinata ad essere di enorme e crescente importanza nel mondo che ci aspetta essendo intimamente legata al futuro risparmio energetico.
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Progetta dal modello al dettaglio (gli alberi non sono la foresta).
“Non vedere la foresta per via degli alberi” ci ricorda che i dettagli tendono a distrarre la nostra consapevolezza della natura del sistema: più ci avviciniamo meno siamo capaci di comprendere che il quadro più ampio.
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Integra invece di separare (molte mani rendono il lavoro più leggero).
Nel processo di sviluppo della consapevolezza dell’importanza delle relazioni nella progettazione di sistemi autosufficienti, due affermazioni sono state centrali nella letteratura e negli insegnamenti della permacultura:
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ogni elemento realizza varie funzioni
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ogni funzione importante è sostenuta da molti elementi
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Piccolo e lento è bello (più sono grandi e più fanno rumore cadendo).
“Più grandi sono, più dura è la loro caduta” è un promemoria di uno degli svantaggi della dimensione e della crescita eccessiva, mentre il proverbio “Chi va piano, va sano e va lontano” è uno dei tanti che incoraggia ad avere pazienza e riflette una verità comune in natura e nella società.
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Usa e valorizza la diversità (non mettere tutte le uova in una sola cesta).
“Non mettere tutte le uova in una sola cesta” incarna la comprensione del senso comune che la diversità dona ed inoltre, fornisce, una valida assicurazione contro i capricci della natura e della vita quotidiana.
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Usa e valorizza il margine (non pensare di essere sulla giusta traccia solo perché è un sentiero molto battuto).
“Non pensare di essere sulla giusta traccia solo perché è un sentiero molto battuto” ci ricorda che ciò che è più comune, ovvio e popolare non è necessariamente la cosa più giusta.
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Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo (bisogna vedere le cose non solo per come sono ma anche per come saranno).
“La visione non è vedere le cose per quello che sono, ma per quello che saranno”. Questo principio ci spinge a comprendere che cambiamento significa molto più che fare una proiezione delle linee di tendenza statistiche. Crea inoltre un legame circolare tra questo ultimo principio di progettazione ed il primo che riguarda l’osservazione.
Coltivare un orto in permacultura
I principi base per coltivare in permacultura possono essere applicati ovunque:
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al terrazzo di casa
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al giardino
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all’orto domestico
e, come detto, si adattano benissimo anche in presenza di superfici più ampie.
La coltivazione in permacultura viene abbinata spesso alle metodologie di coltivazione sinergica e biodinamica.
Come si presente un orto in permacultura
Anche se a prima vista un orto coltivato in permacultura potrebbe sembrare caotico, di lasciato a caso in questa tecnica di coltivazione non vi è proprio nulla.
Tutto ha un suo posto e tutto deve essere collocato in un determinato punto preciso.
Si pensi alle erbe aromatiche, ad esempio, che in questo tipo di coltivazione vanno necessariamente poste quanto più vicino possibile all’ingresso del nostro orto o a piante come cipolle, aglio o finocchi che nelle metodologie di coltivazione tradizionale troviamo nelle aiuole mentre in un orto coltivato in permacultura sono destinate alle bordure.
Certo non avremmo la classica coltivazione a filari ma, nel contempo, proprio perché
“La bellezza è negli occhi di chi guarda”,
per noi il nostro orto sarà bellissimo.
Il processo della coltivazione in permacultura
Coltivare un orto in permacultura corrisponde, infatti, a mettere in atto un processo capace di rigenerare il terreno con poco sforzo in cui ogni essere, dalle piante agli animali domestici e non, collaborano per creare l’ecosistema funzionale per la salvaguardia dell’ambiente che li ospita.
Così anche l’allevare galline a terra, piuttosto che predisporre piccoli stagni in grado di accogliere rane o salamandre, avrà il suo perché.
Scuole ed Associazioni per insegnare la coltivazione in permacultura
Spiegare tutto in breve non è semplice tant’è che sono nate delle vere e proprie scuole ed associazioni.
È importante ricordare che, anche qui in Italia, c’è l’Accademia di Permacultura riconosciuta a livello internazionale, dove si tengono corsi specifici per adottare questo modello di coltivazione.
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