Giardino Zen o Giardino Giapponese: Costruisci il Tuo Spazio Per Ritrovare Te Stesso
Parlando delle fontane per il giardino, abbiamo detto che sono un elemento centrale ma occorre che siano proporzionate allo spazio in cui vengono installate, almeno che non si tratti di un giardino zen.
In realtà, l’immagine che noi occidentali abbiamo dei giardini zen, è molto differente rispetto a quella reale della cultura nipponica da cui provengono, tant’è che i giapponesi ci accusano spesso di un utilizzo improprio di questo termine.
I giardini zen vengono spesso confusi con i karesansui che in realtà sono tutt’altro.
Il giardino zen, i karesansui e i giardini giapponesi
I karesansui sono in occidente conosciuti come “giardini a secco”.
In Giappone, terra di origine di queste opere paesaggistiche, karesansui è un termine composito che significa “natura secca” ed in particolare il significato di “sansui” (natura) per i giapponesi corrisponde a “montagne e acqua”.
Quando parliamo di giardini zen, comunemente, associamo mentalmente luoghi in cui sono installati prevalentemente accessori di arredo riconducibili alla cultura del Sol Levante, usando impropriamente il termine.
Nella realtà i giardini zen sono tutt’altro.
In Giappone, ad esempio, i due giardini zen più famosi si trovano a Kyoto.
Uno è sito a Saihō-ji ed è il giardino di un tempio buddista Zen, conosciuto come il “tempio del Muscio”, l’altro è sito nel complesso Daitoku-ji, immerso in una ventina di edifici religiosi distinti.
Mentre a Saihō-ji il karesansui è formato da muschio che ricopre praticamente ogni cosa ed ha all’interno corsi d’acqua a Daitoku-ji troviamo il classico giardino formato da ghiaia e rocce poste in maniera simbolica che portano il visitatore ad intraprendere il classico percorso introspettivo che ci si aspetta da queste strutture.
Dare una definizione di karesansui, quindi, non è semplice.
Nei karesansui classici sabbia e ghiaia rappresentano l’acqua mentre le rocce le montagne, piante ed acqua vera dovrebbero avere un ruolo marginale eppure il tempio del Muscio offre tutt’altro.
La realtà è che “Zen” in Giappone significa meditazione e, secondo noi, li dove si trovano giardini composti da elementi paesaggi sistemati in maniera naturale ed armoniosa e si possa riscontrare semplicità, spontaneità, asimmetria, immobilità, che caratterizzano l’arte Zen appunto, possiamo tranquillamente parlare di un giardino Zen.
Questi giardini sono, infatti, luoghi in cui piante, acqua e pietre trovano il giusto equilibrio per ritrovare la pace interiore, cioè, ciò che tutti i mistici, religiosi o non, ci hanno sempre raccomandato e, in fondo, la mente non ha altro scopo se non la sua ricerca e luoghi di questo tipo sono creati a questo scopo.
Il giardino zen da tavolo, il mini-giardino-zen come anche i vassoi Bonseki sono la dimostrazione che non occorre avere tantissimo spazio per avere un luogo di questo tipo, ragion per la quale, un giardino così può essere installato, se siamo convinti di farlo, anche quando abbiamo poco spazio a disposizione.
Elementi del “Giardino Zen moderno” o del Giardino giapponese da meditazione
I giardini giapponesi hanno due caratteristiche fondamentali:
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sono minimal
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sono estremamente curati
In un giardino giapponese nulla è lasciato al caso e tutti gli elementi, come detto, sono posti in maniera naturale ed armonica ed hanno una simbologia particolare.
I giardini zen come i giardini giapponese sono quindi composti da vari elementi tra cui:
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sabbia (granito bianco)
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ghiaia
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pietre
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rocce
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piante
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fiori
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erba
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acqua
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fontane
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lanterne
Questi elementi sono sempre posti in maniera asimmetrica e dovranno formare delle triangolazioni tra loro.
Sabbia e ghiaia si trovano sia nei karesansui classici e simboleggiano, come detto, l’acqua quando abbiamo un giardino a secco, sia come pavimentazione dei giardini giapponesi.
La Sabbia e la ghiaia dovranno essere rastrellate in modo da formare linee sinuose.
Le pietre, di forma rotondeggiante, simboleggiano la pace e la stabilità.
Le rocce che troviamo in un Giardino Zen sono di 5 tipi, ognuna a simboleggiare rispettivamente uno dei 5 elementi e variano per forma e per posa:
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Kikyaku per la Terra, dalla forma irregolare può essere posata sia verticalmente che reclinata
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Shintai per l’Acqua, dalla forma piatta e dalle bordure lineari va posata orizzontalmente
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Reisho per il metallo, poco alte e poco appuntite va posata verticalmente
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Taido per il legno, alta e appunta va posta verticalmente
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Shigyo per il fuoco, dalla forma irregolare va posata orizzontalmente
Queste rocce sono poste lungo il perimetro o come bordura a delimitazione degli spazi in modo da essere lontane tra loro (come simbolo di solitudine) ma vicine agli uomini.
Solitamente in un giardino giapponese troviamo poche piante tra cui:
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felci
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bambu
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aceri, ciliegi, magnolie e camelie Giapponesi
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azalee
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rododendri
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ninfee
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pini
La regola generale è preferire sempreverdi con fogliame di piccolissime dimensioni e caduco, scegliendo piante di forma maschile (alte e appuntite) e di forma femminile (basse e tondeggianti).
In base al Fengu shui sono sempre da preferire piante autoctone, un buon consiglio e servirsi dei bonsai.
Non dovrà mancare mai in nessun modo il muschio sparso tra la ghiaia o nei pressi dell’acqua.
Anche se è già simboleggiata dalla sabbia e della ghiaia, l’acqua e le fontane non sono un elemento accessorio in un giardino giapponese e non possono mancare in un giardino zen che si rispetti dove troveremo sia laghetti che ruscelli a simboleggiare la vita che scorre da est ad ovest.
Prevedere, quindi, sempre una fontana in stile da abbinare, stando attenti a rispettare lo stile minimal che un giardino di questo tipo esige.
L’altro elemento che caratterizza un giardino zen sono le lanterne.
Realizzate in pietra simboleggiano la propria luce interiore che si accende quando ne necessitiamo.
Il Giardino Zen moderno da meditazione
I moderni giardini Zen da meditazione sono, dunque, del tutto simili ai giardini giapponesi.
Per molti occidentali sembra sia giunta l’ora di concepire il proprio giardino non più come uno spazio di ritrovo e di accoglienza ma come uno spazio sacro in cui ritrovare pace e serenità.
In un mondo che sta cambiando anche in Italia alcuni iniziano a vedere il proprio giardino non più come un’estensione della casa ma come un’estensione di se stessi.
Un ultimo consiglio, però, sentiamo di dartelo: i giardini Zen sono bellissimi per tanti motivi, tuttavia se ne desideri uno, non farlo per moda, fallo perché ci credi altrimenti resterai solo deluso.
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A presto.