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Lavorazione dello Zafferano: Quali Sono i Professionisti Coinvolti?

Lavorazione dello zafferano

Tutti possono coltivare zafferano ma un conto è impegnarsi in quest’attività per un piacere privato, un altro è rendere tale passione un lavoro vero e proprio, capace di farti ottenere un introito adeguato. La lavorazione dello zafferano a livello professionale impiega personale qualificato, il quale può occuparsi di differenti fasi della produzione.

Agricoltore, commerciante, professionista del marketing, sono tutti ruoli che possono diventare fondamentali all’interno di una piccola azienda di zafferano. Questa spezia preziosa è in grado di offrire numerose opportunità, basta solamente coglierle.

Se vuoi conoscere le figure coinvolte nella coltivazione e vendita dello zafferano per avere un’idea più precisa riguardo l’avvio di un’attività, sei nel posto giusto. Continua a leggere quest'articolo.

Lavorazione dello zafferano: chi è l’imprenditore agricolo?

Ti sei appena approcciato al mondo della coltivazione dello zafferano e vorresti anche tu curare uno zafferaneto e proporre ai consumatori un prodotto biologico buono e pregiato, capace di conquistare qualsiasi palato.

Prima di arrivare a tavola questa spezia deve affrontare numerose fasi fondamentali che la portano a essere un prodotto sano, prezioso e soprattutto gustoso.

Coltivare zafferano per profitto

 

Se vuoi fare della coltivazione un lavoro, è importante che tu ricopra al meglio il tuo ruolo e che conosca le informazioni e le tecniche necessarie a far crescere bene le tue piante.

Quella dell’imprenditore agricolo è una professione ricca di fascino che in Italia ha una sua precisa definizione. L’art. 2135 del codice civile lega l’imprenditore agricolo alle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Queste ultime comprendono operazioni come la manipolazione, trasformazione, conservazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti dalla coltivazione o dall’allevamento.

Nel caso dello zafferano, si può affermare che la raccolta dei fiori, l’essiccazione degli stimmi e la vendita dei bulbi sono tutte attività connesse all’imprenditorialità agricola.

Bisogna menzionare che l’imprenditore agricolo è un ruolo che raggruppa diverse figure, come il coltivatore diretto (CD) e l’imprenditore agricolo professionale (IAP).

Quali sono le differenze tra questi ruoli?

Scopriamole insieme.

Coltivatore diretto

Il coltivatore diretto è l’imprenditore agricolo che dedica almeno 104 giornate lavorative all’anno alla cura dei terreni. Egli può essere proprietario o affittuario, questo non è importante in merito al riconoscimento della qualifica. È però necessario dimostrare che con il proprio operato si contribuisce a coprire almeno un terzo del fabbisogno lavorativo aziendale.

Uno dei privilegi riconosciuti al coltivatore diretto è il diritto di prelazione in caso di compravendita del terreno agricolo. In particolare se il lavoratore coltiva in affitto da almeno due anni un terreno messo in vendita.

Con la qualifica di coltivatore diretto, il lavoratore inoltre usufruisce del regime previdenziale INPS.

Lavorazione dello zafferano

 

Imprenditore agricolo professionale

A seguito della riforma del 2004, è stata introdotta una nuova figura: l’imprenditore agricolo professionale. Esso sostituisce la professione di imprenditore agricolo a titolo principale (IATP).

Per ottenere questa qualifica è importante soddisfare almeno tre requisiti. Prima di tutto è fondamentale avere una conoscenza approfondita del settore e competenze adatte al ruolo. Le abilità da acquisire sono regolate da precise normative dell’Unione Europea, in particolare il regolamento n. 1257/1999.

Il secondo requisito riguarda il tempo destinato alle operazioni agricole. Deve raggiungere almeno la metà delle ore complessive dedicate al lavoro.

Il terzo punto si lega alle entrate. Con le attività agricole bisogna ottenere almeno la metà del proprio reddito complessivo. Il guadagno riconosciuto per la qualifica riguarda anche il ruolo di socio o amministratore di un’impresa agricola.

Sono le Regioni che valutano la presenza di tutti i requisiti. Diventare IAP significa inoltre accedere alle agevolazioni tributarie in merito a imposte indirette e creditizie; naturalmente è necessario iscriversi prima alla gestione previdenziale e assistenziale.

Lavorazione dello zafferano

Conclusioni

La passione per lo zafferano può essere certamente un buon punto di partenza, ma è importante ottenere le giuste qualifiche per trasformare il proprio hobby in un lavoro vero e proprio e produrre e commercializzare una spezia ricca di benefici e particolarmente preziosa.

La lavorazione dello zafferano non è semplice ma l’impegno ripaga. Se vuoi approfondire l’argomento, leggi “Coltivare Zafferano per Profitto”, una guida semplice e completa utile per avviare il tuo business.



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