Malattie dello Zafferano: Come Riconoscerle e Prevenirle
Lo zafferano può adattarsi a differenti ambienti e terreni ma come tutte le colture può andare incontro a rischi di differente natura, ovvero climatica, legata alla fauna e alle patologie delle piante. Con questo articolo vogliamo approfondire in particolare le malattie dello zafferano, che possono colpire i bulbi e la pianta e che, se non riconosciute e trattate, sono in grado di danneggiare l’intero zafferaneto e ostacolare la produzione della spezia.
Malattie dello zafferano: da cosa si originano?
Il coltivatore dello zafferano deve pensare che le proprie piante nel corso del proprio sviluppo possono subire attacchi da numerosi agenti patogeni che si vengono a formare a causa di differenti fattori. In genere bisogna prestare attenzione a batteri, virus e malattie crittogame, ovvero i funghi. Proprio questi ultimi sono i peggiori nemici della pianta ed è necessario fare il possibile per prevenire il loro formarsi e, in caso di malattia, eliminare tempestivamente il prodotto danneggiato per evitare il propagarsi del disturbo.
Le spore fungine emergono in presenza di un ambiente adeguato al loro sviluppo, ovvero un terreno umido e con ristagni d’acqua, ricco di microrganismi, alcuni funzionali alla crescita dello zafferano, altri invece dannosi.
Anche se non sempre è fondamentale identificare esattamente il fungo che ha attaccato il bulbo o la pianta, può essere molto utile conoscerne la tipologia e i sintomi a essa associati, in modo da accorgersi grazie all’osservazione di eventuali problematiche.
Vediamo ora le malattie più comuni che colpiscono lo zafferano.
Giallume dello zafferano
Il fusarium oxysporum f. sp. gladioli, conosciuto anche come giallume dello zafferano, è il nome di una fitopatia che aggredisce il bulbo. Quest’ultimo assume un colore brunito e comincia a marcire. Essendo interrato, non è possibile osservare questo cambiamento a occhio nudo ma in realtà anche la pianta subisce dei mutamenti; la guaina fogliare si sviluppa in maniera anomala e la differenziazione dei fiori viene ostacolata. Il fusarium attacca solitamente a settembre e ottobre ma può capitare che lo faccia anche nei mesi primaverili. Infatti un clima moderato e umido contribuisce alla sua manifestazione.
Rhizoctonia violacea
Questo fungo è tra quelli che risultano maggiormente dannosi per lo zafferano. Provoca una malattia conosciuta anche come mal vinato e ha due fasi di sviluppo; inizialmente si presenta sul bulbo come una muffa sottile di colore bluastro. In seguito il bulbo si ricopre di piccole verruche di una tonalità violacea. Provvedi immediatamente a rimuovere la pianta colpita per evitare maggiori danni. Avrai una conferma della malattia osservando bene il bulbo, che sarà marcio ed emanerà un cattivo odore di muffa.
Phoma crocophila
La phoma crocophila è un’infezione che causa al bulbo delle placche regolari e di colore nero che coprono il tessuto malato, capace di far morire lentamente il tubero e svuotarlo, lasciando solo le tuniche. La malattia viene chiamata anche carie dello zafferano e si presenta in condizioni climatiche specifiche, ovvero piovosità e temperature alte.
Penicillium corymbiferum
Questo fungo colpisce i bulbi sia in campo sia durante la loro conservazione prima dell’impianto. Infatti predilige ambienti umidi e provoca un marciume secco pieno di screpolature, oltre che muffa. Se si sviluppa dopo l’impianto, puoi riconoscerlo osservando le foglie della pianta, che tendono a ingiallire.
Come risolvere il problema
Non esiste una risoluzione specifica per questi tipi di problemi; una volta colpito, il bulbo può essere solamente eliminato con tempestività perché non ci sono prodotti capaci di farlo guarire. Per evitare queste spiacevoli sorprese può essere utile fare prevenzione, ad esempio attraverso un trattamento pre-impianto con soluzioni fungicide. Se invece sei interessato alla coltivazione dello zafferano biologico, puoi affidarti all’osservazione e all’applicazione di tecniche preventive in grado di preservare la salute della pianta. Ad esempio ti conviene fare attenzione al terreno e cercare in tutti i modi di evitare ristagni, oppure non essere disattento nella scelta dei bulbi, che devono essere di qualità e di sicura provenienza.