Coltivare un Orto con le Regole delle Consociazioni
Cosa sono le regole delle consociazioni?
Siamo partiti dal voler progettare o riprogettare il nostro orto, carpendo i segreti per farlo nel miglior modo possibile.
Abbiamo scoperto che esistono diversi metodi di coltivazione, a filari o in permacultura , ed abbiamo compreso che ci sono diverse tecniche di coltivazione degli ortaggi che permettono di aumentare la produttività senza perdita di qualità come la rotazione delle piante, dando, nel contempo, dei piccoli ma grandi suggerimenti su come sfruttare al meglio questo tipo di coltivazione.
E adesso?
Adesso scopriremo come sulla stessa aiuola si possano coltivare ortaggi che hanno:
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diverse modalità e tempi di crescita
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esigenze nutritive complementari
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differente morfologia dell’apparato radicale e vegetativo
Tecniche di coltivazione: regole delle consociazioni
Sembra strano ma conoscendo le regole delle consociazioni possiamo fare anche questo.
Le regole delle consociazioni per coltivare il proprio orto partono da una base empirica dove si è osservato nel tempo che alcune piante, crescendo, si disturbano e si ostacolano a vicenda. Oggi sappiamo che questo accade per varie ragioni come, per fare un esempio, le sostanze allelopatiche emesse dalle radici.
La storia delle regole delle consociazioni
Allora qualcuno si chiese, se ci sono delle piante «nemiche», perché non possono esserci delle piante/ortaggi «amici»?
Ovvero, ci sono piante che, se messe a dimora nella stessa aiuola, vicine, possono stimolarsi reciprocamente e magari proteggersi a vicenda da microrganismi parassiti e insetti nocivi?
Nacquero, così, i primi abbinamenti delle regole delle consociazioni delle piante e degli ortaggi.
I nostri avi non conoscevano i principi scientifici ma sapevano, però, che un cavolo e una lattuga non potevano stare vicini perché ne l’uno ne l’altro cresceva bene.
Nonostante troviamo già traccia delle regole delle consociazioni in molte civiltà precolombiane che piantavano, ad esempio, il Mais insieme all’Ayocote (un fagiolo rampicante) o in Cina nei secoli scorsi, dove si coltivava il riso con accanto le felci del genere azolla, le regole delle consociazioni si applicavano per esperienza più che per vera conoscenza ed erano frutto di tentativi e tradizioni che si trasmettevano di generazione in generazione.
Le regole delle consociazioni oggi
Oggi tramite la botanica e le scienze agrarie sicuramente ne sappiamo di più ed abbiamo scoperto ulteriori abbinamenti, desueti per l’epoca, e tanti altri saranno scoperti in futuro.
Per mio nonno era normale fare le bordure del suo orto con le erbe aromatiche, pur non sapendo che le stesse svolgono azione protettiva delle piante ortive nei confronti dei parassiti.
Alcune le aveva trovate li perché le aveva messe suo padre, altre le aveva fatte lui nelle nuove aiuole perché sapeva semplicemente che così si faceva.
È solo oggi che possiamo spiegarci il perché, ad esempio:
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le leguminose (piselli, fagioli, fagiolini, ceci, lupini, fave, lenticchie, cicerchie, arachidi) si associano bene a cucurbitacee (zucchino, le zucche, i cetrioli, l’anguria, il melone), ombrellifere (carota, cerfoglio, sedano, pastinaca, achillea, prezzemolo, finocchio) e crucifere (crescione, ravanello, rucola, senape, cavoli) Le leguminose sono fertilizzanti naturali e fissano nelle radici l’azoto che successivamente liberano quando si decompongono e le altre famiglie consociate hanno bisogno di questo elemento
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le solanacee (peperoni, melanzane, pomodori, patate, ecc.) non vanno mai consociate tra di loro poiché non solo sfruttano gli stessi principi nutritivi ma attirano gli stessi parassiti ed insetti che proliferano
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le liliaceae (aglio, scalogno, porro, cipolla) si abbinano perfettamente con le ombrellifere (carota, cerfoglio, sedano, pastinaca, achillea, prezzemolo, finocchio) poiché si aiutano a vicenda nella crescita e si proteggono dagli insetti
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le labiate (basilico, melissa, menta, ecc.) possono essere abbinate con tulle le piante
Esempi di regole delle consociazioni classiche
Riportiamo alcuni esempi per chiarire meglio il concetto.
Regole delle consociazioni per il Pomodoro
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Cavoli, Basilico
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Carota
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Ravanello
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Prezzemolo
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Finocchio
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Lattuga
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Indivia
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Cipolla
Regole delle consociazioni per il Cavolfiore
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Melanzana
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Peperone
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Patata
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Pomodoro
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Scarola
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Lattuga
Regole delle consociazioni per la Cipolla, l’Aglio e il Porro
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Sedano
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Prezzemolo
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Fragola
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Spinacio
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Lattuga
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Cardo
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Ravanello
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Cocomero
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Pomodoro
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Melanzana
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Peperone
Regole delle consociazioni per il Sedano
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Cavoli
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Cipolla
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Aglio
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Porro
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Spinacio
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Insalate
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Fave
Regole delle consociazioni per la Patata
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Cavoli
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Fagiolo
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Insalata
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Zucchino
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Rafani
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Spinaci
Regole delle consociazioni per le Fragole
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Porri
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Carote
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Cavoli
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Insalate
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Pomodori
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Sedani
Dalle regole delle consociazioni per l’orticoltura sappiamo, inoltre, che:
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abbinare fagioli nani e cetrioli favorisce la loro crescita reciproca;
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I porri proteggono il sedano dalla ruggine
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Il sedano ed il pomodoro si combinano bene con i cavoli perché li difendono dalla cavolaia
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la lattuga protegge il cavolo rapa ed i ravanelli dalle altiche
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la stessa lattuga favorisce la crescita dell’aglio
Questi sono naturalmente solo dei validi esempi per comprendere come agiscono le regole delle consociazioni per la coltivazioni degli ortaggi.
Potremmo continuare ad esempio parlando di come l’aneto abbinato alle carote le protegga dagli afidi e successivamente dalla mosca o di come cipolle e scalogni allontanano la mosca della carota e le stesse carote allontanano la mosca della cipolla.
Come potremmo continuare parlando del particolare ruolo che rivestono le erbe aromatiche ed alcune piante da fiore nelle regole delle consociazioni ortive per l’azione protettiva degli ortaggi nei confronti dei loro parassiti diretti parassiti.
Approfondimento sulle regole delle consociazioni
Quelli offerti sono, naturalmente, solo degli esempi.
Tutte le informazioni sulle consociazioni possono essere scaricate di seguito nel comodo specchietto delle regole delle consociazioni PDF.
Scarica ora il PDF con le regole di consociazioni ora
In questo file in PDF troverai oltre 40 ortaggi con le regole delle consociazioni consigliate e quelle sconsigliate.
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